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Febbraio 2020

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Spaghetti alla San Giovanniello
Questo condimento è tipico della cucina pugliese. Prende il nome da San Giovanni perchè si prepara prevalentemente il 24 giugno con ingredienti semplici e mediterranei, ricorda il sugo alla puttanesca, piccante e saporito ed è un primo che può risolvere anche all’ultimo momento, un pranzo o una cena. il gusto personale e la stagionalità detteranno le dosi e gli ingredienti ma il risultato finale sarà un piatto gustoso e semplice. La mia variante include l’aggiunta dei pomodorini al forno che daranno un sapore ancora più intenso al sugo.
Pomodorini al forno
Tagliare a metà 15 pomodorini, disporli in una teglia foderata con carta da forno e condire ogni metà con poco aglio tritato, origano, timo, zucchero di canna, pepe e olio. Cuocerli in forno a 100 gradi per circa un ora o fino a quando non saranno asciutti e avranno concentrato tutti i sapori e gli aromi.
Ingredienti per 6 persone
500 g di spaghetti
600 g di pomodori o 250 g di salsa di pomodoro possibilmente fatta in casa
2 filetti di acciughe
2 cucchiaini di capperi
20 olive nere
1 spicchio di aglio
origano
prezzemolo
peperoncino fresco o secco
olio evo
sale
Mettere l’acqua a bollire e mentre gli spaghetti cuociono, scaldare in un tegame poco olio con l’aglio e il peperoncino, unire le acciughe e i pomodori spellati, o la salsa, mescolare e aggiungere i capperi, le olive a filetti, l’origano, poco sale e il prezzemolo tritato. Cuocere per 10 minuti e quando la pasta è al dente scolarla conservando un bicchiere dell’acqua di cottura. Mettere gli spaghetti nel sugo e finire di cuocerli mescolandoli e insaporendoli con l’aggiunta dell’acqua. Servirli con altro prezzemolo tritato e i pomodorini al forno.
Nel calice versiamo un Grillo Tasca D’Almerita Fondazione Whitaker  Mozia, un vitigno siciliano a bacca bianca che si abbina soprattutto ai primi di mare. In questo caso, la presenza delle acciughe e le note mediterranee del piatto si adattano bene alla freschezza e ai profumi del vino.
La base di queste dolcezze di San Valentino è una semplice crema da cheesecake senza cottura, gli stampi a forma di cuore o una bella coppa Martini faranno la differenza nella presentazione che sarà cosi, diversa dalla classica torta e più in tema per questa ricorrenza.
per la base
200 g biscotti secchi
60 g burro
per la gelatina
1 confezione di mirtilli
1 confezione di lamponi
80 g di zucchero a velo
8 g di gelatina in fogli
per la crema
100 g ricotta
200 g mascarpone
60 g panna liquida
100 g zucchero a velo
20 g gelatina in fogli o 2 cucchiaini di agar agar
buccia di limone
semi di vaniglia
Mettere nel mixer i biscotti e il burro freddo di frigo e amalgamare fino ad ottenere delle briciole che poi compatterete con le mani. Imburrare lo stampo a cerniera e creare lo strato di biscotti schiacciandoli e formando la base, nel frattempo preparare la crema mescolando tutti gli ingredienti tranne la panna e la gelatina. Ammorbidire in acqua fredda i fogli di gelatina e dopo averli strizzati immergerli nella panna bollente e scioglierli, far intiepidire e aggiungere alla crema. Se si utilizza l’agar agar diluirlo direttamente nella panna bollente e aggiungere subito alla crema prima che si raffreddi. A parte frullare i mirtilli e i lamponi con lo zucchero tenendone da parte qualcuno per le decorazioni, scaldare metà composto, sciogliervi la gelatina come per la crema e unire all’altra metà.
A questo punto non ci resta che formare gli altri strati. Versare la crema sulla base di biscotti, livellarla e farla raffreddare in frigo per circa due ore, alla fine aggiungere la gelatina ai frutti di bosco e riporre in frigo per altre due ore. L’ideale sarebbe fare il dolce la mattina per servirlo la sera, più resta in frigo migliore sarà il risultato.
Possiamo utilizzare lo stesso procedimento per le coppe Martini o soltanto con la crema possiamo riempire degli stampi di silicone a forma di cuore, raffreddarli il più possibile in frigo, sformarli delicatamente e servirli con la gelatina di frutta e la frutta fresca. Buon San Valentino!
per 4/6 persone
500 g di mezze maniche rigate
500 g di cime di broccoli siciliani
50 g di ‘nduja
mezzo spicchio di aglio
una burrata
olio evo
sale
pepe
Tagliare a pezzi la burrata e frullarla in un mixer con olio, sale e pepe ottenendo una crema. lessare le cime dei broccoli che devono rimanere al dente, scolarli e cuocere la pasta nella stessa acqua. Nel frattempo sciogliere la ‘nduja in padella con poco olio e mezzo spicchio di aglio, aggiungere le cime dei broccoli, insaporire bene e togliere l’aglio. Scolare la pasta al dente mantenendo mezzo bicchiere dell’acqua di cottura e versarla nella padella col condimento, mescolare e saltare la pasta aggiungendo l’acqua quando diventa asciutta fino a cuocerla del tutto, aggiungere la crema di burrata, amalgamare e servire le mezze maniche calde.
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